Fioroni ha
chiesto 70.000 immissioni in ruolo
14 FEBBRAIO 2007 – Nel corso di un breve incontro con i
sindacati, secondo quanto riferiscono Rino Di Meglio e Alessio Alba della Gilda,
il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha annunciato di aver
chiesto al Ministro dell’Economia l’assunzione per il prossimo anno scolastico
di 70.000 docenti precari. “In realtà – spiegano alla Gilda – esistono 43000
posti vacanti e 40000 pensionamenti certi, mentre sono oltre 50000 i docenti
che hanno già chiesto il collocamento a riposo”. Il Ministro ha proposto ai
sindacati l’avvio di una riflessione affinché, nel rinnovo contrattuale, siano
valorizzati gli aspetti dell’autonomia scolastica relativi al settore “della
didattica e della ricerca” . In sostanza propone incentivi per coloro che si
sono distinti nell’innovazione didattica e nella ricerca scolastica. “Per
quanto riguarda invece l’istruzione tecnica e professionale “la proposta del
Ministro, ferma restando la competenza statale unica, è che si creino dei poli
formativi tecnico – professionali nei quali convogliare vari aspetti del
completamento della formazione tecnico – professionale che, attualmente, sono
frantumati in diversi rivoli di istruzione generica”. Proseguono i due esponenti
della Gilda: “Poiché Fioroni si è dovuto allontanare per precedenti impegni,
prima che le OOSS potessero esprimere il loro parere, è stato chiesto che si preveda, a breve termine, un nuovo
incontro per affrontare le tematiche che il Ministro ha sollevato ed altre
sollevate dai sindacati.
L’incontro
con il Ministro era stato preceduto da due rilevanti informazioni
La
prima riguardante la riduzione di circa il 10% della dotazione organica del
M.P.I.
La
seconda circa i flussi economici che verranno inviati direttamente alle scuole,
con la nota suddivisione in due capitoli, quello per il personale, con il suo
vincolo in dodicesimi (Cap 1300) e quello sul funzionamento delle
amministrazioni scolastiche (Cap. 1400).
E’
stato precisato che:
- alle scuole saranno comunicati gli importi
precisi entro la fine di febbraio;
- i
“mandati” verranno inviati entro la fine di marzo;
- si seguiranno criteri unici nazionali
cercando di riequilibrare innanzitutto le situazioni in sofferenza, alle quali
verranno assicurati fondi per il pagamento delle supplenze ( fino al 40% delle
totali necessità, in casi eccezionali anche fino all’80%),degli esami di stato
e della TARSU.
Le
realtà scolastiche che hanno già accantonato dei risparmi potranno provvedere
ai pagamenti ricorrendo ad essi giacché il Ministero prevede che i fondi dei
due capitoli possano essere anche erogati in modo “asincrono”.
La
delegazione della Gilda degli Insegnanti ha apprezzato la richiesta del Ministro
relativa all’immissione in ruolo dei precari, augurandosi, però, che essa venga
confermata dal Ministero dell’Economia.
In
merito al rinnovo contrattuale il Coordinatore nazionale ha denunciato con
forza: il ritardo di 14 mesi che ha già creato un consistente depauperamento
del potere d’acquisto degli stipendi, la mancata chiusura della coda
contrattuale del precedente biennio.
Non
si capisce con quali risorse si possa parlare di valorizzazione
dell’innovazione e della ricerca. Se qualcuno pensasse di introdurre forme di
differenziazione economica, basate su compiti gestionali, rammenti le
dimissioni di un precedente Ministro.
Se
invece si tratta di ristrutturare il F.I.S., sottraendo risorse che oggi vanno
utilizzate prevalentemente in compiti gestionali ed organizzativi, la Gilda
degli Insegnanti è disponibile a ragionarne al tavolo contrattuale”.
Infine
Di Meglio ha denunciato come “inaccettabile la proposta di attribuire, nella
tabella di valutazione per le supplenze, un punteggio per il servizio prestato
nelle scuole private, non paritarie, istituti che non danno le indispensabili
garanzie”.
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