Bollette gonfiate, a quando il cellulare?
TELEFONIA: ANTITRUST SANZIONA 13 SOCIETÀ PER PRATICHE
COMMERCIALI SCORRETTE: A CENTINAIA DI CONSUMATORI ADDEBITATE CHIAMATE
SATELLITARI INTERNAZIONALI E A NUMERI SPECIALI MAI EFFETTUATE. MULTE
COMPLESSIVE PER 2,430 MILIONI
Sanzionate, alla luce del diverso ruolo svolto, le società
Telecom Italia, Elsacom, CSINFO, Eutelia, Karupa, Teleunit, Voiceplus, Drin TV,
AbcTrade, Telegest Italia, Aurora Uno, OT&T, Ivory Network Limited
L’Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 30 ottobre 2008, ha
deciso di sanzionare tredici società (Telecom Italia, Elsacom, CSINFO, Eutelia,
Karupa, Teleunit, Voiceplus, Drin TV, AbcTrade, Telegest Italia, Aurora Uno,
OT&T, Ivory Network Limited) che, ciascuna con distinte responsabilità e
diversi ruoli, hanno attuato pratiche commerciali scorrette nei confronti di
moltissimi consumatori ai quali sono state addebitate chiamate satellitari
internazionali e a numeri speciali non consapevolmente effettuate, con multe
complessive per 2,430 milioni.
Il
procedimento era stato avviato alla luce di centinaia di segnalazioni scritte e
di telefonate al call center, arrivate a partire dal novembre 2007, con le
quali i consumatori lamentavano addebiti nella bolletta telefonica relativi a
chiamate e/o connessioni verso numerazioni “satellitari internazionali” e
“speciali di altri gestori” mai effettuate, in gran parte dovuti, secondo
quanto risultato nel corso dell’istruttoria, al fenomeno dell’automatica
installazione di “dialers”: si tratta di una sorta di virus, che si attacca sul
computer di utenti inconsapevoli, durante la navigazione in internet. In
particolare, il “dialer” è uno
speciale programma autoeseguibile che altera i parametri della connessione ad
internet impostati sul computer dell’utente, agendo sul numero telefonico del
collegamento e sostituendolo con un numero a pagamento maggiorato su prefissi
internazionali satellitari o speciali.
Nel corso del
procedimento l’Antitrust era intervenuta con provvedimenti d’urgenza a tutela
dei consumatori, per evitare distacchi della linea telefonica e fatturazioni in
caso di contestazione, da parte dei consumatori, del traffico effettuato.
Secondo l’Autorità le società Telecom, Elsacom, CSINFO,
Eutelia, Karupa, Teleunit, Voiceplus, Drin TV, ABC Trade, Ivory Network,
Telegest Italia, OT&T, Aurora Uno, fanno parte a diverso titolo e con
diversi ruoli, della filiera relativa alla prestazione di servizi a
sovrapprezzo.
In particolare: 1) Telecom è fornitore dei servizi di
comunicazione elettronica; 2) Elsacom è gestore in Italia delle numerazioni
satellitari segnalate dai consumatori; CSINFO, Eutelia, Karupa, Voiceplus e Teleunit
sono assegnatarie delle numerazioni non geografiche segnalate; 3) Drin TV,
AbcTrade, Telegest Italia, Aurora Uno, OT&T S.r.l. e Ivory Network Limited
sono cessionarie d’uso delle numerazioni satellitari e non geografiche (i c.d.
centri servizio).
L’Autorità ha esaminato le pratiche poste in essere proprio
alla luce del diverso ruolo svolto nella filiera relativa alla prestazione di
servizi a sovrapprezzo. Per quanto riguarda le numerazioni non geografiche, gli
importi fatturati agli utenti finali dall’operatore di accesso Telecom vengono
quasi interamente versati alle società assegnatarie, che a loro volta
corrispondono una percentuale al centro servizi in base agli accordi
sottoscritti. Per quanto riguarda le numerazioni satellitari, la tariffa applicata
al consumatore finale è autonomamente determinata da Telecom, mentre la società
Elsacom, a prescindere dall’importo addebitato ai consumatori finali, riceve un
importo fisso, che viene poi girato in parte ai centri servizi sulla base degli
accordi negoziali.
Il ruolo di Telecom Italia.
“Chi risarcirà i danni inferti a milioni di consumatori ai quali le stesse aziende, pur con diverse responsabilità, hanno effettuato addebiti indebiti per chiamate satellitari mai effettuate, per centinaia di euro ciascuno, per un controvalore stimabile in almeno 900 milioni di euro?”. Se lo chiedono Adusbef e Federconsumatori. Telecom Italia, che rappresenta l’ultimo livello della filiera, pur non avendo una diretta ed immediata responsabilità civile e contrattuale nei confronti dei consumatori nella determinazione del danno rilevante, ha posto in essere comportamenti contrari alla diligenza professionale. Telecom era infatti consapevole dell’esistenza di fenomeni di utilizzo indebito di numerazioni satellitari e speciali legati all’operare abusivo di dialers. In qualità di fornitore di servizi di comunicazione elettronica e dunque soggetto responsabile della rete, avrebbe dunque dovuto adottare misure volte a contenere i rischi rappresentati dall’indebita intrusione di dialers sugli apparati informatici degli utenti ad opera di soggetti terzi. La società non ha inoltre svolto alcuna adeguata attività di sensibilizzazione ed informazione degli utenti finali. Ha anzi sollecitato i pagamenti senza operare alcuna distinzione, minacciando il ricorso all’esecuzione coattiva con riferimento al traffico verso le numerazioni non geografiche, o giungendo al distacco delle linee con riferimento al traffico verso le numerazioni satellitari internazionali. Telecom replica che le numerazioni sono utilizzate dai centri servizi e pertanto Telecom Italia non può vigilare sul corretto uso di tali numerazioni. Non esistono in rete strumenti tecnici che consentano di distinguere il traffico regolare da quello generato dall'installazione sul computer del cliente, durante la navigazione in Internet, dei cosiddetti dialers”.
Il ruolo delle
società titolari delle numerazioni satellitari e non geografiche Elsacom
S.p.A., CSINFO S.p.A., Eutelia S.p.A., Karupa S.p.A., Teleunit S.p.A. e
Voiceplus S.r.l..
Le
numerazioni “satellitari internazionali”, assegnate dall’ITU (International Telecommunication Union) alla
società Globalstar LLC, sono gestite in via esclusiva in Italia dalla società
Elsacom S.p.A.. Le numerazioni “speciali
di altri gestori” sono state assegnate dal Ministero delle Comunicazioni
alle società: CSINFO, Eutelia, Karupa S.p.A., Teleunit, Voiceplus. Queste
società hanno ceduto le numerazioni in uso a operatori terzi, i c.d. centri
servizi, per la prestazione di servizi a sovrapprezzo, omettendo di adottare
adeguati strumenti di tutela e controllo per evitare che vi fosse un utilizzo
indebito da parte di terzi in danno dei consumatori. Tra l’altro non hanno
adempiuto all’obbligo previsto dalla legge di controllare il rispetto, da parte
dei centri servizi, del divieto di cedere a terzi le numerazioni, di fatto
favorendo il realizzarsi del fenomeno.
Il ruolo delle
società cessionarie d’uso delle numerazioni satellitari e speciali: Drin TV S.r.l.,
AbcTrade S.r.l., Aurora Uno Sro, Telegest Italia S.r.l., OT&T S.r.l., Ivory
Network Limited (i c.d. centri servizi).
La disciplina regolamentare vieta espressamente ai centri
servizi di cedere ulteriormente a terzi soggetti le numerazioni ricevute dai
titolari. Obiettivo della disposizione è quello di limitare il numero degli
operatori che possono utilizzare le numerazioni ai fini dell’offerta al
pubblico di servizi a sovrapprezzo. Solo in tal modo è, infatti, possibile
verificare la correttezza del loro utilizzo ed individuare i soggetti
responsabili delle violazioni. Queste società, avendo a loro volta ceduto in
uso le numerazioni ricevute dagli operatori titolari, in violazione delle
disposizioni regolamentari, hanno di fatto favorito il realizzarsi del fenomeno
di utilizzo indebito delle numerazioni stesse ad opera di soggetti terzi. Sono
dunque responsabili nei confronti degli utenti finali della pretesa di
pagamento di servizi di comunicazione elettronica non richiesti in modo
consapevole dai consumatori.
Di seguito le
sanzioni deliberate:
- Telecom
Italia: 325.000 € (trecentoventicinquemila euro);
- Elsacom
S.p.A.: 270.000 € (duecentosettantamila euro);
- CSINFO
S.p.A.: 255.000 € (duecentocinquantacinquemila euro);
- Eutelia
S.p.A.: 215.000 € (duecentoquindicimila euro);
- Karupa
S.p.A.: 255.000 € (duecentocinquantacinquemila euro);
- Voiceplus
S.r.l.: 255.000 € (duecentocinquantacinquemila euro);
- Teleunit
S.p.A.: 180.000 € (centottantamila euro);
- Drin TV
S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
- AbcTrade
S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
- Telegest
Italia S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
- OT&T
S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
- Aurora Uno
Sro: 115.000 € (centoquindicimila euro).
- Ivory
Network Limited: 100.000 € (centomila euro).
Roma, 22 novembre 2008
L'inchiesta di Brancatisano sulle bollette gonfiate. Clicca e consulta una bolletta di 5.000 euro